1 SCHISCETTA!: ottobre 2012

28.10.12

E ora c'è bisogno di caldo (per coccolare il corpo e lo spirito)



Non c’è discussione, la cattiva stagione è arrivata tra noi. Che sia colpa del cambio dell’ora? Curiosamente l’ondata di aria gelida si è presentata  poche ore dopo che sono state riportate avanti di un’ora le lancette dell’orologio. Sia come sia, è giunto  il momento di darci al caldo. Proprio così, al caldo: vestiti caldi, case calde e pappe calde a pranzo e a cena. Anche il contenuto delle nostre schiscette deve, dunque, essere in linea con quanto sopra, con proposte che possano restituire energia tanto al corpo quanto allo spirito dopo ore di lavoro o di studio. La prima preparazione da schiscetta per il periodo dell’ora solare eccola qui:

Torta salata di piselli
Ingredienti per 4 porzioni abbondanti

un rotolo di pasta brisè
300 gr di piselli già cotti, insaporiti con olio e sale
qualche fetta di prosciutto cotto
½  bicchiere di latte
½ bicchiere di panna fresca
1 uovo
2 cucchiai di parmigiano  reggiano grattugiato   

Tempo di preparazione10 minuti +40 minuti di cottura in  forno caldo a 180°

Foderate una teglia da crostata con la carta da forno e rivestitela con  la pasta brisè.  Ricoprite la  pasta con le fette di  prosciutto cotto, poi  aggiungete  i piselli, disponendoli su a ricoprire tutta la superficie.  In una piccola terrina amalgamate l’uovo con la panna, il latte e il parmigiano, fino ad ottenere un composto omogeneo.  Versate la crema ottenuta  sui piselli e infornare la torta salata  per 40 minuti (i bordi devono risultare dorati). Servite calda (riscaldata con il microonde) o tiepida. 

 La "schiscetta" con la torta salata di piselli è stata fotografata tra gli strumenti da lavoro di Paolo S. , geologo a Pietrasanta. 

Schiscetta! è un progetto editoriale di Jeanne Perego e Lella Niccoli. 

15.10.12

Il panino per domani: andante ma non troppo!

Eh, si  fa in fretta a dire “panino”Concorderete  che la categoria è ampissima, forse addirittura infinita in fatto a versioni. Chè si va da quei classici  assurti a metafore del mangiar semplice,  pane e salame,  pane e prosciutto, pane e formaggio e pane e mortadella ( il milanese panino del magūtt!) fino alle sofisticate combinazioni di Brie e paté che impazzano nei bar del centro della metropoli lombarda, prezzati come   il top di gamma della maison Cartier.  In medio stat virtus, dicevano a Roma più o meno duemila anni fa: la virtù sta nel mezzo. E qui, in queste pagine, perseguendo la virtù, suggeriremo panini gustosi, sfiziosi, ma elaborati il giusto, senza eccessi, per il pasto fuori casa. Insomma, un abbondante passo oltre i panini basic, ma senza quei contorcimenti mentali che  portano a creare sandwich in  cui non si riescono più ad identificare gli ingredienti. Perché mangiare un panino nella pausa pranzo deve essere un piacere appagante, non l’inizio di una caccia al tesoro.


 Panino al radicchio e Emmentaler

Un panino ai  cinque cereali o integrale
2 o 3  foglie di radicchio di Chioggia
4 fette di salame ungherese
Una fetta sottile di Emmentaler
Una  noce di burro  

Aprite  il panino ed eliminate  parte della mollica. Spalmate un velo di burro sulle fette di pane e farcite  con il salame ungherese, le foglie di radicchio lavate ed asciugate e  l’Emmentaler . Chiudete il panino e impacchettatelo per il pranzo.
Consiglio: aggiungete qualche gheriglio di noce e una mela per un pasto davvero  completo.



Il panino al radicchio e Emmentaler è stata fotografato in uno spogliatoio, dopo una partita che  ha visto impegnata  Agnese S., giocatrice della Pallavolo Versilia.  

Schiscetta! È un progetto editoriale di Jeanne Perego e Lella Niccoli.


11.10.12

Per un pugno di fagiolini...


Avanzi, avanzi, benedetti avanzi. Quante volte ci si ritrova in casa un pugno di fagiolini, mezzo  bicchiere di besciamella, una tazza di riso, due fette di prosciutto... In tempi di crisi (ma non solo in quelli, a ben voler vedere) tutto vien buono. La ricetta che di oggi è nata proprio così, da una manciata di fagiolini avanzati da quelli destinati a un'insalata. E poi c'era nel frigo mezzo bicchiere di besciamella...



Sformato di fagiolini in sfoglia

Per 2  sformatini
    
½ rotolo di pasta sfoglia già pronta
fagiolini 230 g
1 cucchiaio di cipolla bianca tritata
1 piccola carota tritata
½  costa di sedano tritata
1 uovo
 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
 burro
 olio extravergine  d'oliva
 besciamella
 sale e pepe nero macinato al omento

Scaldate il forno a 180°. Lessate i fagiolini, in  abbondante acqua salata, scolateli, sgocciolateli bene e tritateli grossolanamente.
Rosolate la cipolla, la carota e il sedano in un cucchiaio d’olio e mezzo cucchiaio di burro.  Aggiungere i fagiolini, 4  cucchiai d’acqua calda e cuocete fino a che il liquido è completamente assorbito. Aggiustate di sale e pepate. Unite il parmigiano, 1 cucchiaio di besciamella ,  il  tuorlo d’uovo e l’albume montato a neve e mescolate con delicatezza.  Rivestite l’interno dei pirottini con la pasta sfoglia che avrete ritagliato a misura. Versatevi il composto d fagiolini, livellatelo bene e richiudete i bordi su se stessi. Infornate per 30 minuti circa.

Accompagnando questi sformatini con qualche fettina di pomodoro condita con olio e sale avrete un perfetto piatto unico "da pranzo in trasferta".  Potrete consumare questi sformatini sia a temperatura ambiente sia scaldati con il microonde.



La schiscetta con lo sformatino di fagiolini in sfoglia è stato fotografato sul tavolo da lavoro di Ettore R. , magazziniere a Cinisello Balsamo.

7.10.12

Saporita, sana e stuzzicante. Che si vuole di più?




Certo, capita che uno abbia un sacco di tempo per preparare il pasto da portare in ufficio il giorno dopo. Capita. Agli altri. Non a me. Di norma mi ritrovo a farlo di corsa la sera, dopo aver messo a posto la cucina disastrata dalla cena, dopo aver organizzato le mille cose che vanno organizzate per il giorno seguente, eccetera eccetera. Per questa ragione le mie “schiscette” sono quasi sempre di una semplicità disarmante, senza troppi frizzi e lazzi e, certamente, insoddisfacenti per quelli che Vincenzo Pagano chiama gastrofanatici.  Chissenefrega…L’importante è che siano golose e sufficientemente consolatorie, in grado di assicurare nutrimento ma anche un pizzico di  conforto psicologico  nel break tra un  carico di impegni e l’altro. La ricetta che vi propongo  è un perfetto esempio di tale filosofia: se si hanno a disposizione i (pochi) ingredienti necessari è bell’e pronta. Saporita, sana e stuzzicante. Che si vuole di più?

Insalata di patate, sedano e olive

Per una persona

una grossa patata lessa (meglio quelle rosse!)
un piccolo cuore di sedano con le foglie
1 e 1/2  cucchiai di olive verdi a rondelle
olio extravergine d’oliva
aceto di vino bianco
senape delicata
sale e pepe nero macinato al momento

Pelate la patata mentre è ancora calda e tagliatela  a pezzetti che verserete in una terrina, irrorandoli con un filo d’olio. Lasciate raffreddare. Intanto lavate il sedano , eliminando eventuali fili dalle coste, e tagliatelo a rondelle, mantenendo le foglie intere.  Aggiungete il sedano e le olive alle patate ormai raffreddate. Preparate il condimento emulsionando  1 cucchiaio d’olio, ½ cucchiaio d’aceto (scarso), un cucchiaino da caffè di senape, una presa di sale e una spolverata di pepe. Versate la vinaigrette ottenuta sull’insalata e mescolate con cura. Mettete in frigorifero per almeno 3 ore (meglio se per tutta la notte).


La schiscetta con l’insalata di patate, sedano e olive è stata fotografata sul banco di Stefano L. , ambulante di fumetti da collezione, Milano.

4.10.12

Una golosità per ripartire in quarta, anche dopo la mattinata più infernale


Se siete a caccia di idee per qualcosa di super light  da mettere nella vostra schiscetta di domani, smettete  di leggere qui. Sì, avete letto proprio bene:  lasciate perdere quello che segue.  Andate a cercare idee da qualche altra parte, andate a fare un  giro, andate dove volete, insomma, ma smettete di leggere questo post dopo questa parola.

Ecco, ora che siamo rimasti soli, ora che i talebani della schiscetta dietetica ci hanno lasciati tra noi golosi, posso passare a svelarvi la ricetta di oggi. Che tutto è,  fuorchè light. Non so quante calorie ci siano in questa preparazione, ma di sicuro non sono pochissime. Il risultato, però, è talmente delizioso che me lo perdonerete. Ne sono certa. Una fetta di questo fagotto di wurstel, patate e mozzarella vi riconcilierà con il mondo,anche dopo la mattinata  più  infernale, in barba al contenuto calorico (ma un piatto di pasta o un secondo con triste fettina di carne e purè tipico da tavola calda non sarebbe molto più dietetico...). Godetevi questa saporita delizia facendola seguire da un frutto, e sarete pronti a ripartire in quarta per il pomeriggio di lavoro, carichi di energia e di buon umore. E se per un giorno non flirterete con l'ago della bilancia, poco male. Da domani potrete ricominciare a farlo. 

Fagotto di würstel, patate e mozzarella

Per 4 fette abbondanti

1 rotolo di pasta sfoglia 
5 patate (medie) lesse
würstel di suino  200 g
1 mozzarella (125 g)
1 uovo
sale e pepe nero

Srotolate la pasta sfoglia e lasciatela  riposare a temperatura ambiente. Accendete il forno a 180°.
Pelate le patate mentre sono ancora calde e tagliatele a fette. Eliminate il siero di conservazione della mozzarella, strizzatela e tagliatela  a dadini. Tagliate i würstel a pezzi per il lungo.

 Disponete uno strato di patate al centro del rotolo di sfoglia, salatele e pepatele. Ricoprite le patate con i dadini di mozzarella e poi con i pezzi di würstel. Su tutto aggiungete le fettine di patate eventualmente avanzate.Salate e pepate ancora, con moderazione.  Richiudete la sfoglia sul ripieno dandogli la forma di un grosso fagotto.Controllate che i bordi siano ben sigillati. Spennellate il fagotto con l'uovo che avrete sbattuto e cuocete in forno per 30 minuti circa .



Lasciate intiepidire e poi tagliate la fetta che volete portare con voi . Potete consumare questo piatto sia caldo (se avete un microonde o un forno a portata di mano) o a temperatura ambiente.

la schiscetta con il fagotto di würstel, patate e mozzarella è stata fotografata sul banco di lavoro di Giovanni F., tecnico riparatore di piccoli elettrodomestici a Pisa.